Contrastare gli odierni pericoli di incendio con l'imaging termico tattico

La maggiore accessibilità alla termografia ha portato grandi benefici ai servizi antincendio. Le missioni di ricerca e soccorso, di estinzione incendi e di bonifica hanno raggiunto livelli di efficienza e successo più elevati, in parte grazie al maggior numero di termocamere disponibili sul campo. Man mano che questi strumenti evolvono e diventano maggiormente accessibili, per comprendere il valore della termografia tattica è necessario analizzare le sfide che i Vigili del Fuoco devono affrontare all'interno di edifici in fiamme.


Le protezioni termiche sono di primaria importanza durante gli attacchi interni e i moderni Vigili del Fuoco dispongono di dispositivi di protezione individuale (DPI) di gran lunga superiori ai loro predecessori. In passato l’equipaggiamento protettivo non era prodotto con i tessuti high-tech moderni; per questo la NASA e la U.S. Fire Administration hanno promosso il progetto FIRES, un'iniziativa "verso lo sviluppo di una migliore protezione per i Vigili del Fuoco specializzati in missioni antincendio in edifici”. È grazie a questo impegno che è nato lo standard NFPA 1971. I progressi nella scienza dei materiali hanno contribuito allo sviluppo costante di DPI ad alte prestazioni per i Vigili del Fuoco, studiati per garantire un maggiore libertà di movimento. Tuttavia, l’impiego in edilizia dei moderni materiali da costruzione introduce nuovi rischi nelle operazioni antincendio.

 

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Il progetto FIRES e lo standard NFPA 1971 hanno favorito lo sviluppo dei moderni DPI ad alte prestazioni

Gli incendi strutturali divampano più velocemente rispetto al passato. Il passaggio ai materiali sintetici ed agli open space nell'edilizia residenziale ha aumentato drasticamente la velocità di propagazione degli incendi. In una stanza moderna, la fase di flashover può presentarsi in meno di quattro minuti, una condizione allarmante rispetto ai 30 minuti tipici registrai in passato nelle costruzioni meno recenti. Gli occupanti avevano in media 17 minuti per evacuare; ora hanno solo quattro minuti di tempo per uscire.

Nonostante l'accesso all'eccezionale equipaggiamento composto da autorespiratori e DPI a tre strati, i Vigili del Fuoco di oggi non possono fare affidamento solo sui dispositivi di protezione. La rapidità di diffusione degli incendi residenziali, unita all'eccessiva fiducia nei DPI ad alte prestazioni, può essere una combinazione pericolosa. L'elevata protezione termica del moderno equipaggiamento potrebbe impedire al Vigile del Fuoco di riconoscere il pericolo di ustioni prima che sia troppo tardi. A fronte dei repentini cambiamenti di un incendio e di equipaggiamenti che proteggono fino al punto di rottura, per i Vigili del Fuoco è più importante che mai comprendere il comportamento degli incendi attuali e prendere decisioni più informate più velocemente.

Così come i miglioramenti nelle scienze dei materiali, anche le innovazioni tecnologiche hanno dato il loro contributo all’evoluzione delle tecniche antincendio. L'adozione di termocamere ha introdotto una nuova e rinnovata efficienza nelle operazioni antincendio a terra, come la valutazione della scena, l'identificazione di punti caldi, la ricerca e soccorso e il rilevamento di situazioni pericolose. Queste applicazioni iniziali erano mirate primariamente all'identificazione delle anomalie all'interno della scena e non sempre era necessaria una formazione specifica per sfruttare le funzionalità di base delle termocamere. Oggi i Vigili del fuoco continuano ad accedere all’interno di edifici nelle situazioni più pericolose, i DPI vengono spinti fino al punto di rottura e le termocamere avanzate vengono utilizzate esattamente come i loro predecessori ingombranti e a bassa risoluzione. Questa pratica è la ricetta per il fallimento. L'uso delle termocamere da parte delle squadre antincendio deve continuare ad evolversi per consentire ai Vigili del Fuoco di affrontare preparati i pericoli delle missioni antincendio negli edifici moderni.

 

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I dati quantitativi di temperatura offrono una maggiore consapevolezza del contesto per decidere se intervenire o no

I Vigili del Fuoco possono sfruttare i dati quantitativi acquisiti con termocamere ad alte prestazioni, come la FLIR K65 conforme all'NFPA, per prendere decisioni chiave durante gli attacchi interni. La capacità di interpretare i dati di temperatura in una gamma di tavolozze di colori termici consente una maggiore consapevolezza e comprensione della situazione. Le informazioni fornite dalla termocamera aiutano a decidere quando intervenire in sicurezza e dove dirigere i flussi con maggiore precisione, mentre concetti semplici, come il riconoscimento delle differenze tra le modalità ad alta e bassa sensibilità, possono fare la differenza tra salvare vite umane o commettere un errore grave.

La termocamera in modalità bassa sensibilità regola la tavolozza dei colori per differenziare le alte temperature (tipicamente fino a 650 ˚C) e visualizza le temperature più basse, ma tuttavia ancora pericolose, in scala di grigi. Ad esempio, il contrasto tra la temperatura corporea di una persona in pericolo e l'ambiente circostante può non essere immediatamente evidente in un'immagine termica a bassa sensibilità. Oltre alle applicazioni SAR, la termografia tattica consente ai primi soccorritori di anticipare in modo affidabile l’espansione dell’incendio, la direzione, i pericoli della corrente convettiva e il rischio di ustioni.


“La formazione pratica aiuta i Vigili del Fuoco ad integrare le loro conoscenze sul comportamento degli incendi con dati di temperatura affidabili"

Man mano che le termocamere diventano più avanzate ed accessibili, i Vigili del Fuoco devono assicurarsi che le competenze crescano di pari passo con l'innovazione tecnologica. Comprendere come sfruttare appieno questi strumenti è di inestimabile valore per affrontare oggi le sfide degli incendi strutturali. La formazione pratica, come le sessioni antincendio sul campo con l’istruttore Andy Starnes, aiuta i Vigili del Fuoco ad integrare le conoscenze sul comportamento del fuoco con dati di temperatura affidabili.

Troppo spesso prendiamo decisioni tattiche sulla base di informazioni incomplete, anche quando lo strumento necessario per prendere decisioni informate e per salvare le vite è probabilmente già nelle nostre mani. È giunto il momento di sfruttare le termocamere al massimo delle loro potenzialità.

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